mercoledì 26 settembre 2012

EXTRATERRENI

Lucia Krasovec Lucas
A Trieste, venerdì 28 settembre 2012 alla Stazione Rogers, l'architetto Lucia Krasovec Lucas che dirige il Laboratorio di Rappresentazione del Politecnico di Milano, incontra Valeria Paniccia sul tema dell'architettura monumentale.
Valeria Paniccia scrive e conduce "Extraterreni" in onda su Rainews il mercoledì alle 21.30,
sedici passeggiate nei prati dell'eternità , in compagnia di guide eccellenti (Margherita Hack, Toni Servillo, Massimo Cacciari, Giorgio Albertazzi ...)




Nella prima puntata di Milano, Gae Aulenti visita per la prima volta (incredibile a credersi) il Cimitero Monumentale. 
Il tabù della morte, e l'allontanamento dai luoghi ad essa dedicata è tipico della nostra società, e neppure Gae Aulenti si sottrae da questo.
                                           

Sulla cima di Snohetta

Lo studio internazionale di architettura e design Snohetta, fondato a Oslo nel 1989 che oggi conta uno staff di oltre 100 presone provenienti da 17 paesi differenti, nel progetto per l'allestimento dello stand di Pibamarmi al Marmomacc 2011, ricerca le proprietà strutturali e sensoriali del prodotto in pietra naturale.



Dalle parole del fondatore dello studio, per scoprire il valore tecnico e culturale di questa sperimentazione.
Snohetta per Pibamarmi

martedì 25 settembre 2012

Stand Up_Peso di Steccanella

Una  sfida per rendere la pietra materia leggera, appesa, sostenibile. 
Francesco Steccanella nell'allestimento progettato nel 2009 per il Casone a Verona, utilizza esclusivamente materiali di risulta delle lavorazioni industriali.
Salvaguardia del territorio e sostenibilità ambientale: una azienda leader nel settore lapideo, indaga sui possibili utilizzi delle materie di scarto delle proprie cave.

Stand Up_peso di Steccanella per Il Casone 2009

lunedì 24 settembre 2012

Stonescape progetto di Kengo Kuma


Kengo Kuma - Water Design Bologna- Il Casone


La spettacolare installazione progettata da Kengo Kuma, allestita ll'interno di una delle sale dell'Ex Ospedale dei Bastardini, vede come protagonista la Pietra Forte Fiorentina alla Bologna Water Design, Bologna dal 25 al 29 settembre 2012.


La già nota felice collaborazione dell'architetto con Il Casone, che con il progetto dello stand per il Marmomacc del 2007 ha vinto il Best communicator Award (primo premio), continua con la pubblicazione di Kengo Kuma - Liticità Contemporanee. Da Stone Museum a Stone Pavilion di L. Alini, prima opera della collana Lithos promossa da Il Casone e diretta da Alfonso Acocella.


Kengo Kuma Marmomacc 2007 allestimento stand per Il Casone

Grafton Architetcts a Marmomacc

Lo studio Grafton Architects premiato con il Leone D'Argento alla Biennale di Architettura attualmente in corso, firma il nuovo padiglione Pibamarmi per la 47a Marmomacc che si terrà a Verona dal 26 al 29 settembre 2012.
La loro architettura plastica e compatta si presenterà con forme solide rocciose ed accoglienti.
La proposta di allestimento è caratterizzata da una composizione di monoliti rettificati, a creare un ordine di rampe monumentali che accoglieranno acqua, vegetazione e design di pietra; una scogliera, un frammento di paesaggio, a volte lussureggiante a volte carsico a creare degli inattesi vuoti per i visitatori.

Da non perdere.

Grafton Architects per Pibamarmi

domenica 23 settembre 2012

una sedia è una sedia ?


Sfoglio un piccolo libro dei primi anni '60,  che  ironizza su un oggetto comune come la sedia, dandole una vitalità differente. 
Un compagno di giochi d'infanzia, mi è sempre rimasto tra le mani. Il design era nell'aria!














martedì 18 settembre 2012

Modernariato e design da collezione a Parma

Parma si sta preparando ad aprire i battenti della sessione autunnale di Mercanteinfiera, un appuntamento tra i più importanti del settore su scala europea.
Più di mille espositori con le loro scoperte del passato recente, spaziando dall'abbigliamento, accessori, gioielli, orologi, ad arrivare al modernariato e design da collezione con arredi illuminazione ed oggettistica.  Interessante  la presenza di editoria specializzata in design ed architettura con titoli ormai introvabili.
Una miscellanea spinta che lascia ancor di più all'intenditore il piacere di fare una scoperta importante!
Mercanteinfiera autunno quindi dal 29 settembre al 7 ottobre
Grande novità di questa edizione è RIUSA , sezione dedicata ad architetti, decoratori e restauratori, che esporrà materiali di recupero da poter inserire nei progetti di interni/esterni.

mercanteinfiera autunno

modernariato mercanteinfiera 

giovedì 13 settembre 2012

l'attualità delle riedizioni: T69 Tecno

                                                       
Serie di tavoli nati dalla produttiva collaborazione tra Osvaldo Borsani e Eugenio Gerli, anno 1963, riprendono nelle loro forme alcuni segni peculiari della produzione Tecno:
l'uso di importanti fusioni di alluminio altamente tecnologiche, l'abbinamento della finitura inox nella superficie esterna, e della finitura nera opaca nella parte strutturale, design rigoroso, essenziale ed elegante, inseribile in ogni contesto architettonico.

T69 Borsani-Gerli Tecno 1963 originale cristallo fumè

T69 Borsani-Gerli Tecno 1963 originale cristallo fumè
coll. Dorligo per info contact us

La collezione T69 rieditata in occasione del Salone del Mobile di Milano 2012, in alcune delle sue varianti, mostra tutta la sua contemporaneità. Nelle foto un vintage originale dell'epoca con piano a forte spessore in cristallo fumè di diametro importante; un tavolo che Tecno propone da sempre per usi domestici o per raffinati direzionali.

Ve Salon Design du XXe Siècle



Ve salon du XXe Siècle


Dal 14 al 16 settembre a Vevey in Svizzera si terrà Ve Salon Design du XXe Siècle.
Un appuntamento da non mancare per gli amanti del vintage autentico, per trovare posaceneri in plastica anni 60, piccoli mobili in teak disegnati dagli Eames, il design pop svizzero anni 70, classici Bauhaus, originali dagli anni 20 agli anni 80 con le proposte delle migliori gallerie svizzere e francesi.


Ve Salon du XXe Siècle
Ricordiamo Verner Panton designer danese si trasferì negli anni 60 in Svizzera...


 Verner Panton Marguerite
collezione Gabriella Dorligo
Con questo pretigioso tappeto in pura lana prodotto dalla Unika Vaev diametro 230, su progetto di Panton. Stato: buono vintage, prezzo su richiesta.Contact us.

martedì 11 settembre 2012

rei kawakubo comme de garçons ed altro


comme des garcons

Stilista giapponese nata a Tokyo nel '42 studia arte e letteratura, inizia il suo percorso da stilista freelance, nel '73 apre la sua prima boutique nella sua città e fonda il marchio Comme de garçons. Una estetica artistica e bohemien chic ( al suo debbutto a Parigi, i giornalisti la definiscono Hiroshima chic) che influenzerà tutta la moda: pensare in bianco e nero, con asimmetrie e non finito. Considerata una intellettuale della moda, le attribuiscono un approccio rigoroso e cerebrale al progetto.

comme des garcons in faubourg Saint Honorè

Lei dice di non esserne consapevole: il suo approccio è semplice.
Realizza i suoi spazi vendita in collaborazione con importanti designer in modi assolutamente innovativi, e progetta alcuni oggetti iconici.

Comme de garçons n° 1 per Pallucco fuori produzione

lunedì 10 settembre 2012

Paolo Pallucco sceglie Lindbergh

Quella di Pallucco è la storia dell'azienda 
 di Paolo Pallucco, architetto designer artista,
capace di lasciare un segno preciso del suo passaggio.
Siamo nei primi anni Ottanta, fin da subito si afferma nel panorama
internazionale per l’approccio anticonformista al
mondo del design. Progettista di chiara fama 
assieme a Mirelle Rivier, ama confrontarsi con designers atipici, 
creando prodotti irripetibili. Nasce con lui
il Padiglione Sfilate alla Fiera di Milano (quella che non c'è più)
un paradiso o un inferno chissà, dove potevamo immergerci
nel suo mondo, un po' appartati dalle banalità di tanta produzione.
Indimenticabile, audace e geniale negli allestimenti del mattatoio abbandonato
in occasione dei Saloni del Mobile di Milano (1987, 1988, 1989), 
dove veniva offerta solo birra e tequila da giovani in maniche di camicia 
super tatuati, e i suoi pezzi erano adagiati su una distesa di fiori;

lampada Fortuny foto Lindbergh

per curare l’immagine dei primi cataloghi,
e  Rei Kawakubo, la fondatrice del
marchio Comme des Garçons, disegna per
l’azienda una serie di tavoli e sedute.
Le prime collezione sono ricche di suggestioni
e rimandi culturali: accanto alla produzione di
oggetti concettuali dal forte contenuto estetico,
si affianca la riedizione di alcuni pezzi storici
firmati dai grandi maestri del razionalismo
italiano degli anni venti e trenta. È tuttora icona
inconfondibile dell’azienda la lampada Fortuny:
progettata nei primi del Novecento dall’eclettico
e visionario Mariano Fortuny, è oggi tra i
primi posti nell’antologia dei classici del design
pubblicata da Phaidon.



venerdì 7 settembre 2012

Peter Lindbergh da Carla Sozzani


PETER LINDBERGH

Peter Lindbergh è ‘esploso’ sulla scena internazionale della fotografia di moda quasi all’improvviso. Assistente, per solo due anni, del fotografo tedesco Hans Lux, nel 1978 si reca a Parigi ed inizia a lavorare dapprima per Vogue Italia e, quindi, per le edizioni inglese, francese, tedesca e americana.
Ha subito successo per il suo stile e la sua interpretazione della moda che differiscono in modo considerevole dalle tendenze dell’epoca.
Nessuna location esotica, tantomeno ricchezza di arredi, ma assoluta semplicità.
Riprende le  sue modelle, pur essendo fra le più ricercate e corteggiate,  in ambienti comuni, con la naturalezza di qualsiasi donna in momenti ed atteggiamenti consueti.
Così come è semplice la filosofia che sta alla base del suo lavoro: “Quando  si crea qualcosa: un dipinto, un poema, una fotografia, la creatività viene da un’idea, da una sensazione, da un’emozione o dalla combinazione di idee, sensazioni ed emozioni che, in un qualche modo, ‘rinascono’ dalle nostre esperienze e prospettive. La creatività è il desiderio di esprimersi.”
I suoi riferimenti – esperienze e cultura – sono legati all’espressionismo tedesco, nel cinema e nelle arti figurative, e all’osservazione del mondo contemporaneo con tutte le incertezze ed angosce.




Known and  “The Unknown”

La Galleria CarlaSozzani presenta una retrospettiva di Peter Lindbergh in due serie:
Known – Images of Women, è una selezione di 40 immagini iconiche tratte dai numerosi editoriali realizzati per Vogue, Interview, Allure, Harper’s Bazaar, Marie-Claire.
In queste riprese riconoscibilissime, lo sguardo di Lindbergh restituisce sempre una sensibilità e un'interiorità toccante alle sue splendide donne, anche quando il fotografo tedesco si confronta con i volti di celebrità del mondo della moda e del cinema quali Naomi Campbell, Linda Evangelista, Milla Jovovich, Kristen McMenamy, Kate Moss, Charlotte Rampling, Catherine Deneuve. Images of Women esprime l'essenza creativa del suo lavoro professionale nella moda, svelando la sua naturale passione per la donna.

“The Unknown” è un progetto/ricerca personale che è stato esposto per la prima volta all’Ullens Center for Contemporary Art di Pechino nel 2011.
“The Unknown” è un percorso visivo senza ordine né cronologia, un viaggio visuale attraverso decenni di immagini che prende le mosse dalla sua recente serie cinematografica “Invasion”.  É ‘la messa in scena’ dell’affascinante ed artificiosa avventura della  nostra vita quotidiana nel  turbolento mondo contemporaneo che permette a Lindbergh di creare una storia senza tempo, in uno spazio visivo dove si mescolano il glamour del cinema hollywoodiano degli anni Cinquanta, il cinema tedesco di Fritz Lang e Ia fantascienza. Con questo progetto, Peter Lindbergh presenta un frammento di realtà quotidiana piena di enigmi, eventi imprevedibili e di rischi. Le sue immagini intense svelano le nostre angosce e paure per pericoli che ipotizziamo. Principale protagonista della foto-storia è la modella Milla Jovovich che iniziò a lavorare con Lindbergh all’età di tredici anni.

PETER LINDBERGH
Known and  “The Unknown”
Galleria Carla Sozzani Corso Como 10 Milano
dal 7 settembre al 4 novembre 2012

giovedì 6 settembre 2012

il design era nell'aria


vengo da una famiglia che si è occupata di arredamento dal 1958.
Da piccola sono stata sulle ginocchia di molti importanti produttori del settore che intrattenevano con i miei rapporti non solo di lavoro;
ho sempre amato disegnare, ho frequentato tutti i saloni del mobile, e le migliori aziende produttrici di arredi, mi piaceva la coca cola che prendevo dal distributore della falegnameria di famiglia, così come il profumo del legno e le montagne di trucioli tra i banchi dei falegnami... ma anche i colori azzardati dei laminati Abet (come quelli disegnati da Sottsass), ho poi una vera passione per tutta la ferramenta!
Mi sono laureata all' IUAV con una tesi di design con il mio maestro Gaddo Morpurgo vero pioniere in anni in cui era difficile parlare di design in una facoltà di architettura, anche grazie ai consigli preziosi di  Ugo la Pietra, Paolo Bettini, Alessandro Mendini, ed agli incontri importanti con Bruno Munari, Philippe Starck, Giulio Cappellini ...

Gabriella Dorligo 
su poltroncina Eames turchese

Architetto mi occupo di interior design,progetto interni, arredi oggetti ed accessori da indossare; adoro il modernariato e ne possiedo una collezione.

I LOVE FURNITURE 

I miei ricordi sono spesso legati a pezzi di design.




mercoledì 5 settembre 2012

"Il lusso non è un problema di design"


Il lusso è la manifestazione della ricchezza incivile
che vuole impressionare chi è rimasto povero.
Il lusso è il trionfo dell'apparenza sulla sostanza.
Il lusso è l'uso sbagliato di materiali costosi
che non migliora le funzioni.

Il lusso non è un problema di design.

Bruno Munari



Bruno Munari

per avere di più dovremo accontentarci ad avere di meno...evitando di sprecare, di inquinare, di riempire le nostre case di cose inutili...
è insomma la crisi capace di spazzare via questa corsa al consumo di bassa qualità (tanto e basta) e di ritornare ad un morigerato buon gusto ? siamo pronti ad essere appagati da un minimalismo cosciente o è l'opulenza e l'abbondanza a rassicurarci?

E' proprio nella selezione a nella riduzione che possiamo apprezzare le qualità
Abbiamo bisogno di pulizia.  Parola d'ordine sobrietà che diventa eleganza stile...
ed è nella riduzione che diventa insostituibile il lavoro di un professionista, per scegliere solo il necessario e farlo al meglio, anche con poco ma di qualità.



SIEDIMI sette designer per sette fotografi

Promosso da Promosedia, nasce dall'abbinamento di un designer ad un fotografo.
Ci era stato chiesto di produrre un'opera assieme, con un percorso alternativo nell'affrontare  il tema della sedia: una diversione espressiva del designer nello spazio proprio del fotografo. Una possibilità ipotetica ed allo stesso tempo reale, alternativa a quella consueta.
Ne é nata una mostra esposta alla Galleria Artestudio Clocchiatti (UD) '98, e poi al Palazzo dei Giureconsulti a Milano nel '99, ed un catalogo.
Ed ecco un mio lavoro con Maurizio Martinelli, compagno di progetti e di vita, accoppiati a Franco Martelli Rossi fotografo:


Siedimi - Gabriella Dorligo e Maurizio Martinelli 

Silouhette, è un gioco di ombre cinesi, in cui la sedia non è ma appare, rappresentazione priva di consistenza materiale, illusione. Eppure esiste, fatta con il corpo e con la luce. Metafora filosofica in cui il punto di vista non è mai rivolto direttamente alla scena dove avviene l'azione,chiude in un cerchio magico cose, attori, spettatori.
Coordinamento dell'evento Anna Lombardi

Magia di una natura morta


Gli oggetti ci parlano di un'epoca, ci ricordano di come vivevano le genti che si avvicinavano ad essi, è uno sguardo al passato.


foto di gruppo sedute Eames

C'è un magnifico libro scritto da Mario Praz " La filosofia dell'arredamento" Longanesi del 1964, che con una ricostruzione filologica e storica, ci fa entrare negli ambienti del passato
attraverso una documentazione letteraria e iconografica che sa restituirci lo spirito dei tempi inalterato. Nel 700 comparvero le prime raffigurazioni di camere senza figure umane, anzi viventi di una propria magia di nature morte.
La stanza come espressione di un mondo interiore, d'un modo di vita.
" L'uomo che non ha il senso della casa e che non si sente commuovere dall'armonia dei begli arredi è per me, come per Shakespeare colui che è sprovvisto di senso musicale, nato per il tradimento, per gli inganni, per le rapine.  I moti del suo animo son foschi come la notte, i suoi appetiti neri come l'Erebo. Non fidarsi d'un uomo siffatto" M. Praz