Quando è successo: dal 22/11/2013 00:00 al 24/11/2013
Dove: Fondamenta Zattere Al Ponte Lungo Venezia (VE) . Venezia è diventata il centro internazionale della cultura e dell’impresa creativa: per tre giorni al Terminal San Basilio di Venezia, CulT Venezie-Salone Europeo della Cultura | Salone dei Beni e delle Attività Culturali e del Restauro – promosso da Expo Venice e VeneziePost/Nordesteuropa Editore con il sostegno della Regione del Veneto – ha analizzato le tendenze all’avanguardia nei settori della cultura, dell’industria creativa e del Made in Italy; ha raccontato percorsi di innovazione tecnologica e culturale all’interno delle imprese; svelato i segreti dei cantieri di restauro della città.
50 eventi, 150 relatori, 100 espositori, 10.000 giovani da tutta Italia per una manifestazione che si presenta come vetrina dell’industria culturale e creativa all’insegna dello slogan “Cultura è Manifattura”. Cinque le sezioni: Open Design Italia (4^ edizione), Nuove Tecnologie Digitali per la Cultura (2^ edizione) e Restauri Aperti (2^ edizione); novità assolute di quest’edizione invece “Insegnare la moda” (1^ convegno internazionale MISA) e TrE - Tourism Real Estate (4^ edizione). Presenza di grandi nomi del mondo della cultura, dell’impresa e dell’informazione: da David Gauntlett a Willie Walters, da Matteo Thun a Nicola Maccanico, per citarne alcuni. Al centro dell’area espositiva del Salone, costellata dai 90 designer selezionati da tutto il mondo attraverso il concorso di Open Design Italia, il progetto di punta della sezione delle Nuove Tecnologie Digitali per la Cultura – “3D Printing”, promosso da DWS System in collaborazione con Politecnico di Torino – che ha visto quattro giovani designer progettare e stampare gioielli dal vivo nella tre giorni del Salone.
E ancora: seminari specialistici e visite guidate nei cantieri di Restauri Aperti, che permetteranno agli addetti ai lavori di visitare – su prenotazione – i cantieri più innovativi della città.
CULTURA E’ MANIFATTURA: Un nuovo modo di progettare, produrre e distribuire: una rivoluzione che avrà successo solo se, come scrive Stefano Micelli nell’editoriale di apertura di Nati per fare (VeneziePost Mappe, n. 3/2013) le “nuove tecnologie saranno utilizzate da persone «contaminate» da stimoli artistici e culturali originali. Proprio la diffusione di strumenti che tendono a replicare a costo limitato operazioni standard renderà necessaria una dose supplementare di creatività e di passione nel fare le cose: average is over, per usare una felice battuta di noto giornalista del New York Times”. Ma chi sono gli imprenditori del futuro e in che modo le loro attività contribuiscono a trasformare la nostra economia, la nostra società e la nostra cultura? Come sottolinea David Gauntlett, autore de La società dei makers (Marsilio) e ospite principale del convegno inaugurale del Salone, se in passato la produzione di cultura era riservata a una ristretta élite di professionisti, oggi “stiamo assistendo al passaggio da una cultura del «mettiti comodo e ascolta» a una del «fare e creare»”.
Il sociologo David Gauntlett, è docente alla University of Westminster.
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