lunedì 18 febbraio 2013

Progetti Compiuti Kuramata e Cappellini

Nel 1986 a Milano zona Montenapoleone, in concomitanza con il Salone Internazionale del Mobile, l'architetto Giulio Cappellini, entrato da alcuni anni nella azienda familiare, connotandone unicità ed internazionalità, figura emblematica, produttore illuminato, riferimento per i più grandi designer mondiali emergenti, regala al suo pubblico un prezioso tassello della storia del design contemporaneo, con un 'fuorisalone' davvero significante.
Con 'Progetti Compiuti' introduce nella produzione pezzi artistici d'avanguardia, di altissima qualità progettuale ed artigianale, la più grande collezione del maestro giapponese Shiro Kuramata scomparso nel 1991.
Guidati da un raggio di luce attraverso le stanze del Museo, in una penombra quasi mistica, per l'incontro con dei progetti quasi metafisici, al di fuori delle mode del momento, capostipiti (come li definisce Patrizia Scarzella) di una serie di oggetti di maestri contemporanei.
Ecco alcune foto di Takayuki Ogava , tratte dal catalogo della mostra.

Side 1(1970) Shiro Kuramata per Cappellini

Solaris(1977) Shiro Kuramata per Cappellini




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