lunedì 24 giugno 2013

24 giugno: Festa dell' Architetto"

Oggi si tiene la manifestazione nazionale "Festa dell'architetto - 24 giugno" , istituita dal Consiglio Nazionale architetti PPC, in occasione della ricorrenza del 90° anniversario della Legge 1395 a tutela del titolo e dell' esercizio professionale degli architetti, approvata il 24 giugno 1923 all'ultimo Parlamento liberale del Regno d'Italia.
Vari gli eventi organizzati dagli Ordini di tutta Italia, per promuovere la figura professionale e il ruolo culturale dell'architetto. 
Anche l'Ordine di Trieste ha contribuito patrocinando la manifestazione "Guilty Landscapes" rassegna di film documentari d'architettura, che si concluderà con la proiezione dell' 2 luglio di "Temporary 8th" regia ZimmerFrei del 2012 curata dall'associazione culturale Mimexity.
Alla Stazione Rogers organizzata dall'associazione culturale Stazione Rogers , con A.I.D.I.A., 
sì è svolta una pomeridiana conversazione sull'architettura dal titolo: Dalla cucina alla città.
Parafrasando lo slogan coniato da Ernesto Nathan Rogers architetto nato a Trieste " dal cucchiaio alla città"  ( nonchè padre della micro architettura intelligentemente preservata - una vecchia stazione per il rifornimento di carburante) , hanno proposto un percorso che attraverso  le opere di tre grandi e longeve donne architetto, che hanno vissuto il '900, vuole essere un omaggio alle pioniere ed uno sguardo all'architettura al femminile, come valore aggiunto all'idea e al progetto architettonico, attraverso un processo creativo di sensibilità e dedizione.
Ecco le vere protagoniste: Margarete Schutte-Lihotky la progettista della 'cucina di Francoforte' premiata con un premio Ikea e molto di più , la goriziana Elvira Luisa Morassi (prima donna entrata al in un Club Rotary accompagnata dal fraterno amico Portaluppi, che partecipa alla Va Triennale milanese, la prima in Corso Sempione su invito di Giò Ponti con il quale collaborava) e Charlotte Perriand che sa ancora trasmetterci con le sue immagini e con i suoi oggetti e la sua storia, quell' ottimismo e quel coraggio di cui l' architettura ha bisogno. 
Nella sua foto a schiena nuda: solo libertà e natura, energia, per lei che come narra, in montagna veniva scambiata per un ragazzo e non se ne aveva a male!











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