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giovedì 9 maggio 2013

Reinhold Messner Der Film

"Io sono quel che faccio" dice Reinhold Messner 
E "Messner Der Film" (regia di Andreas Nickel, presentato in questi giorni al Trento Film Festival) che lui definisce non suo ma un buon film, è la rappresentazione biografica della strana vita dell'alpinista, di quanto il raggiungimento delle agognate vette, lo staccasse dalla vita e dagli affetti comuni. Un'immagine di montagna solitaria, derivata dalla perdita del fratello vero compagno di cordata, dalle sue eccellenti capacità alpinistiche difficilmente condivisibili, nonchè dal rigore che il raggiungimento di così alte imprese impone. 
La sua etica: il rispetto per la montagna, lontano dalla visione eroica e conquistatrice che connota le spedizioni montane dell'inizio '900, come traspare da un cameo del film:
l' intervista a Luis Trenker che severo non approva e definisce senza fede,  l'avvicinamento alla montagna del protagonista.  
Incarnazione della volontà assoluta di cercare il limite ambizioso di ciò che è possibile, Messner uno degli alpinisti più famosi della storia, abile manager di se stesso, vanta oggi la proprietà di cinque musei di montagna, oltre all'abitato Castello, in Alto Adige.








domenica 28 aprile 2013

Luis Trenker e il cinema di montagna

Nato a Ortisei nel 1892 e morto nel 1990 a Bolzano all'età di 97 anni, Luis Trenker, è uno dei padri della filmografia di montagna.
Autore, regista e attore protagonista carismatico, nonchè guida alpina tirolese, iniziò la sua carriera nel 1926. Studia architettura a Vienna studi che interruppe per un paio di anni durante la guerra mondiale laureandosi a Graz nel 1920. I drammi della guerra e della dittatura, segnarono la sua opera. 
Immagini naturalistiche di forte impatto, trattate con effetti speciali, effetto scenico e impatto emozionale spesso drammatico, caratterizzano le sue opere.
Trenker è conosciuto per la sua interpretazione in Der heilige berg (La montagna dell'amore del 1924) capolavoro che narra del dramma passionale di due amici alpinisti (uno da lui interpretato) morire per amore di una ballerina, interpretata da Leni Reifensthal alla quale fu legato sentimentalmente per un periodo. Il film era opera del regista tedesco Arnold Fank che per primo lo diresse e lo scoprì, e per il quale Trenker fu dapprima consulente alpinista e in seguito aiuto regista. Il film fu scelto come debutto inaugurale della 58a edizione del Trento Film Festival.