martedì 30 ottobre 2012

sit and more: Ettore Sottsass 3


" Una sedia deve essere davvero importante come oggetto, perchè mia madre mi ha sempre detto di offrire la mia sedia per una signora"
Ettore Sottsass



The Life and Times for Ettore Sottsass  - Emeco

lunedì 29 ottobre 2012

sit and more: Ettore Sottsass 2

da una intervista di Nicola Signorile ad Ettore Sottsass:
L'ultima sedia che ha disegnato?
"Una sedia per ufficio. Andrà in produzione tra pochi giorni"


Che nome le avete dato?
"Nuvola"
Ce la racconta?
"Cosa? La sedia? Ah, ah...Il punto di partenza è una sedia americana degli anni Venti, quella appunto su cui sono seduto ora. questa sedia a differenza di certe, prodotte ora in Germania, con mille viti e molte rotelline, ha solo tre possibilità di movimento: alzarsi e abbassarsi, dondolare avanti e indietro, e girare su se stessa. Movimenti essenziali, senza trucchi. 'Nuvola'
è un po' più larga, un po' più sofisticata nel disegno (sono stati smussati gli spigoli, è di alluminio, è morbida e avvolgente. Ma perchè mi fa tante domande sulle sedie?"
Perchè una quindicina d'anni fa lei pubblicò un libricino per il Melangolo. s'intitolava "C'est pas facile la vie" ed un capitolo era dedicato appunto alle sedie, anzi all'idea di sedia. per i designers - lei diceva- la sedia è quel che per l'uomo comune è la poesia: i cassetti sono pieni di progetti, per lo più mai realizzati.
"E' vero è proprio così, un must come si dice."
La misura dell'impossibile
"Si una sfida.Guardi, la sedia è un simbolo di potere. Chi sta seduto su una sedia ha già un posto: i barboni che non hanno sedie devono sedersi sul marciapiede. La sedia è un possesso importante."



L'ultima sedia progettata di cui si parla, è stata commissionata dalla Emeco, il nome definitivo della collezione è Nine-0, si tratta del suo ultimo progetto fatto all'età di 90 anni.



sit and more: Ettore Sottsass 1

da una intervista di Nicola Signorile a Ettore Sottsass:
E' seduto in questo momento?
"Sì"
Su di una sedia?
"Sì, una seggiolina americana vecchia, da ufficio, di alluminio, di quelle che girano"
Non l'ha disegnata lei?
"No"
Quante sedie ha disegnato negli ultimi anni?
"Pochissime. Perchè disegnare una sedia è una delle cose più difficili per un designer. Intanto perchè ne sono state disegnate migliaia, forse più di un milione. E poi perchè è un oggetto col quale abbiamo un contatto fisico molto pesante che non è solo fisico ma diventa psichico, culturale. A seconda del lavoro che facciamo stando seduti su una sedia il tempo passa più in fretta o più adagio. facciamo più o meno fatica."
continua...

1973 Vuoi sederti al sole...
... o vuoi sederti all'ombra da "Metafore"
                   

I Compassi D'Oro Design a Bruno Munari

Dopo aver già vinto nel 1954 un Compasso D'Oro al Design per la scimmietta giocattolo Zizi prodotta da Pigomma e nel 1955 per il Thermos portaghiaccio da tavolo Mod. 510 di Tre A , Bruno Munari torna a vincere il premio nel 1979 per Abitacolo, sintesi di existens minumum e gioco tanto cari al progettista, prodotto dalla ditta Robots.
Munari riceve inoltre il Compasso D'Oro alla Carriera nel 1995.





domenica 28 ottobre 2012

Bruno Munari: Trieste 28 ottobre 1987

... non riuscivo a staccare lo sguardo, mentre lui con la semplicità dei grandi stava svolgendo un laboratorio 'giocare con l'arte' proprio nella mia città, Trieste. L'incontro con un mito, che ha sciolto ogni mio imbarazzo perchè è naturale: conoscere, capire, comunicare. 



alcuni momenti dell'intervista:
Sto seguendo alla Facoltà di Architettura di Venezia, un corso di disegno e comunicazione visiva*: da noi non c'è design. Ci sono delle problematiche ad essere designers oggi, cosa manca alla comunicazione del settore?
"Si può dire che non manca niente, in certi settori della produzione c'è una super produzione, ad esempio nelle sedie ci sono 100milioni di sedie, anche perchè ogni architetto vuole disegnare la sua sedia. Ma in realtà il problema non è quello, il problema è quello della riduzione dello spazio, e di fare degli oggetti non tanto artistici ma pratici. Per esempio negli spazi minimi, dato che oggi i costi degli appartamenti sono altissimi, quindi uno deve avere uno spazio minimo che non sia ingombrato da mobili inutili soltanto decorativi, per cui per questa funzione tutti quei mobili che possono contenere il massimo nel minimo spazio sono preferiti, se poi hanno anche un costo giusto va benissimo. Per esempio non so se conosce i mobili che ho disegnato per Robots, i Vademecum, librerie girevoli e spostabili su base quadrata 30x30. Quelli portano 50 libri per ogni piano, sono a 4 ripiani quindi in uno spazio minimo ci stanno 200 libri. Questa è una utilizzazione massima dello spazio che mi lascia libero il resto dell'ambiente per quello che io voglio fare."
....Troppi prodotti con differenze minime, evitare le mode... allora in quale direzione secondo lei deve andare la ricerca?
"La ricerca deve risolvere i problemi più difficili, non quelli più semplici. Perchè in fondo i problemi che hanno una impostazione artistica vanno sempre bene, nel mondo dell'arte se uno dice 'io la vedo così' non si può dirgli di no."
Esiste però un fenomeno da prendere in considerazione che è legato all'arte, ai prototipi o pezzi unici di oggetti d'arredamento o ai pezzi storici di design: le aste di modernariato...
"Però il modernariato ha bisogno di tempo per diventarlo. Non dobbiamo 'santificare' oggetti anche di ieri."
Analisi, strategie comunicative, mostre del mobile, quali pensa siano le motivazioni all'acquisto?
"Comunque il settore è confuso, tanti tendono al massimo quadagno, cose inutilmente preziose se ne vendono in quantità, anche perchè c'è gente che ci tiene a far vedere che può spendere tanto." ....
Lei ha grandi soddisfazioni nel lavorare per e con i bambini
"Sì perchè sono veri, con loro non si può barare,"
E si vede che lei li attrae in modo incredibile
"Il piacere è reciproco, mi danno una grande gioia."
intervista di Gabriella Dorligo

A Trieste il 27 ottobre del 1987 inaugurò e seguì negli anni successivi l'attività dell'associazione Gruppo Immagine
*corso di disegno e comunicazione visiva prof. Gaddo Morpurgo, che nel 1992 portò Munari allo IUAV per tenervi una lezione disponibile in video.

venerdì 26 ottobre 2012

sit and more: Alessandro Mendini

...La sedia è l'oggetto con cui confrontarsi maggiormente e di cui sfruttare, oltre alla familiarità quotidiana, il potere evocativo: "Scivolavo" (sedia inclinata verso terra) e " Monumentino da casa" (esaltazione in chiave ironica di un oggetto banale, una sedia domestica, che diventa 
un vero e proprio trono) rappresentano efficacemente questa tendenza...



monumentino da casa



giovedì 25 ottobre 2012

blogNotes: Ettore Sottsass

"Quando Charles Eames disegna la sua sedia, non disegna soltanto una sedia. Disegna un modo di stare seduti"
Ettore Sottsass



sit and more: Bruno Munari

Sedia Singer (1945) di Bruno Munari rispecchia la sua visione unitaria di arte e design.
Detta anche 'sedia per visite brevissime', è un oggetto d'arte a forma di sedia. Realizzata in legno di noce naturale lucidato a cera con intarsi, con sedile in alluminio anodizzato. Rieditato da Zanotta in serie limitate di esemplari, ogni serie è caratterizzata dal diverso colore del sedile.





mercoledì 24 ottobre 2012

24 ottobre 1907 nasce Bruno Munari

Bruno Munari è nato a Milano il 24 ottobre 1907. 
E' stato uno dei maggiori esponenti dell'arte, del design e della grafica del XX secolo.
Legato in modo particolare alla figura della creatività e del gioco.



"...La semplicità è complicata.
La semplificazione è segno dell'intelligenza,
un antico detto cinese dice :
quello che non si può dire in poche parole
non si può dirlo neanche in molte."

Bruno Munari è morto nel 1998.

domenica 21 ottobre 2012

blogNotes: Zaha Hadid

" For a woman to go out alone in architecture is still very, very hard. It's still a man's world"
Zaha Hadid



blogNotes: Zaha Hadid

"There are 360 degrees. Why stick to one?"
Zaha Hadid



omaggio a Pierantonio (Toni) Zuccheri

" L'unico artista del vetro al mondo" così lo definiva in una lettera Pierre Rosenberg, presidente e direttore del Louvre di Parigi (1994-2001). Ma la figlia primogenita Orsola ricorda che "di essere un artista lui non l'aveva mai detto, preferendo essere considerato un artigiano". 
L'architetto Pierantonio (Toni) Zuccheri, era un uomo umile, simpatico e molto onesto.


Toni Zuccheri Biennale Venezia 2009

A Toni Zuccheri  alla Biennale d'Arte di Venezia del 2009, al Padiglione Venezia, al centro, un omaggio all'artista recentemente scomparso (29 settembre 2008), nella mostra intitolata .. Fa come natura face in foco.. , dedicata ai massimi artisti contemporanei del vetro come Cristiano Bianchin, Maria Grazia Rosin, Alessandro e Laura Diaz de Santillana.


opera di Maria Grazia Rosin Biennale Venezia 2009

venerdì 19 ottobre 2012

Modernariato: VeArt e Toni Zuccheri

Un tuffo nel 1965, anno in cui Sergio Billotti e Ludovico Diaz de Santillana fondano la VeArt. Ludovico fu inoltre direttore artistico della Venini (nonchè marito di Anna Venini figlia di Paolo Venini, fondatore storico della Venini, e padre di Laura Diaz de Santillana designer della Venini).
La VeArt produsse vetri artistici sino agli inizi degli anni '90, durante la sua breve storia ebbe direttore artistico Mario Ticcò (proveniente dalla Venini) e strinse importanti collaborazioni con artisti e designer di livello internazionale quali Toni Zuccheri, Umberto Riva, Tobia Scarpa, Jeaneau Cerutti e molti altri. 
Ora il marchio non esiste più, ed è stato assorbito dalla Artemide negli anni '90.


Vulcano Toni Zuccheri Coll. Dorligo

Vaso con e coperchio Toni Zuccheri coll. Dorligo

Portacarte Toni Zuccheri coll. Dorligo
Di Toni Zuccheri designer artigiano artista, recentemente scomparso, una icona anni 70: il grande vaso Vulcano dal collo lungo, realizzato in vetro giallo soffiato a mano con una particolare lavorazione alla base eseguita a caldo, eseguito in edizione limitata, e famiglia
(prezzo su richiesta, per info contact us)

giovedì 18 ottobre 2012

Flos New York Soho Public Works

Dana Arnett

Oggi inaugura Public Works mostra di poster dedicati alla bicicletta, promossa da Public USA, per un nuovo pensiero di pubblico urbano che incentivi la comunicazione interpersonale. 
In automobile? Impossibile! 

mercoledì 17 ottobre 2012

Material Design Stonescape

Un'idea sottile e immateriale, concepita dal maestro Kengo Kuma, di segni fluidi e leggeri, articolato in laboriose fasi di lavorazione, sino alla materializzazione fisica dell'opera architettonica.
STONESCAPE arch. Kengo Kuma, installazione per Agape, il Casone e Mapei, al Bologna Water Design 2012.

Nella parte centrale, grandi vasche e lavabi, affioranti come sculture domestiche, in omaggio ad Angelo Mangiarotti, recentemente scomparso. 




martedì 16 ottobre 2012

lunedì 15 ottobre 2012

blogNotes: Eliel Saarinen

" non disegnate una cosa che situandola in un contesto più vasto: una sedia in una stanza, una stanza in una casa, una casa nell'ambiente, l'ambiente nel progetto urbano "

Eliel Saarinen


Eliel Saarinen con LeCorbusier

sabato 13 ottobre 2012

blogNotes: Ettore Sottsass

... Del passato mi era rimasta soltanto una bicicletta da corsa che mi ero costruito mettendo insieme pezzi di altre biciclette; i migliori pezzi che si trovavano sul mercato, compreso il telaio fatto su misura e smaltato di nero e naturalmente senza marca. Il manubrio - da corsa - era di alluminio e il nastro adesivo di tela per le mani era bianco gesso. Tutta la bicicletta alla fine era  colore argento per l'alluminio e l'acciaio; nero il telaio e la sella; bianco gesso il manubrio.
Forse il primo " design " che ho fatto.
Argento, nero e bianco, mi sembrava molto elegante...

Tratto da ' Scritto di notte ' di Ettore Sottsass ed. Adelphi



venerdì 12 ottobre 2012

CICLISMO CUBO-FUTURISMO


Per chi non fosse riuscito a vederla, c'è il virtual tour del Peggy Guggenheim Museum di Venezia. La mostra "Ciclismo, cubo-futurismo, e la quarta dimensione" al Velodromo di Jean Metzinger che ha chiuso i battenti il 16 settembre 2012, ruota intorno al dipinto di Metzinger Au Vélodrome del 1912, una delle più importanti opere cubiste della Collezione Peggy Guggenheim. Per far luce sul soggetto dell’opera, sono stati esposti altri due dipinti e un disegno di Metzinger sullo stesso tema, oltre a numerosi dipinti sul tema del ciclismo. Come il quadro di Metzinger, così la mostra unisce la passione per il ciclismo alla questione sulla natura della quarta dimensione, argomento d’interesse e dibattito nella cerchia dell'autore. Esposti diversi modelli di biciclette, attuali e del passato, insieme alla bicicletta di Einstein per illustrare la teoria della relatività. Materiale fotografico del velodromo di Roubaix, biciclette da corsa vecchie e nuove e altri oggetti che contestualizzano il dipinto.



giovedì 11 ottobre 2012

PUBLIC WORKS Poster Exhibition about Bikes



Lo show room di Flos a New York a Soho, ospiterà dal 18 al 25 ottobre 2012, la mostra PUBLIC WORKS di manifesti creati da 27 famosi illustratori, grafici e designers internazionali, per PUBLIC, azienda americana che produce biciclette ed accessori con la mission di migliorare la qualità ed il carattere delle nostre città e degli spazi pubblici. La visione di Public Works è di recuperare strade urbane, marciapiedi e spazi da passeggio, al fine di favorire una più stretta interazione umana e la conversazione.Per reinterpretare in concetto di 'pubblico'.
La produzione: Ciclo chic, acquistabile anche on line.

mercoledì 10 ottobre 2012

Nagi Noda Musicvideo


Nagi Noda giovane artista scomparsa a 35 anni a seguito delle complicazioni causate da un incidente stradale, dal percorso creativo veloce e di grande successo, produce un interessantissimo lavoro di ricerca su design, moda, società ed arte. Eclettica spazia dai video al toy design, sempre con grande forza espressiva.
Ecco I Love Your Face


Nagi Noda: super talentuoso artista pop giapponese

Nagi Noda
Bello, eccentrico, e talentuoso designer artista multimediale giapponese, regista che ha messo il suo unico artsy.girly senso di alta moda sulla scena artistica internazionale, Nagi Noda è scomparsa all'età di 35 anni nel 2008.
Nata a Tokio nel 1973, si forma con studi artistici sino all'apertura del suo studio; famosa per i suoi spot per Nike e CocaCola, crea copertine e video musicali.


Ho selezionato il video commerciale per Laforet del 2004 : sfilata " Cat Walk With Shadow" buona visione.


Ultravox - Hiroshima mon amour


Indimenticabile  punk e lirismo new wave degli Ultravox del primo periodo con il leader cantante John Foxx, dall'album Ha Ha Ha del 1977  con "Hiroshima mon Amour"





Somehow we drifted off too far 
Communicate like distant stars 
Splintered voices down the 'phone 
The sunlit dust, the smell of roses drifts, oh no 
Someone waits behind the door 
Hiroshima mon amour 
Riding inter-city trains
Dressed in European grey 
Riding out to echo beach 
A million memories in the trees and sands, oh no 
How can I ever let them go? 
Hiroshima mon amour 
Meet beneath the autumn lake 
Where only echoes penetrate 
Walk through polaroids of the past 
Future's fused like shattered glass, the sun's so low 
Turns our silhouettes to gold 
Hiroshima mon amour



martedì 9 ottobre 2012

Hiroshima mon amour

Un architetto giapponese e un'attrice francese trascorrono assieme un'intensa notte di passione...Lei si ricorda ragazzina a Neveur , lui dirà che il suo nome è Hiroshima. Questi nomi raccolgono il dolore collettivo delle loro città, della loro memoria... Francia e Giappone in un montaggio innovativo.



"Hiroshima mon amour", un capolavoro Di Alain Resnais del 1959, premiato nel 1961 con l'Oscar alla migliore sceneggiatura.


domenica 7 ottobre 2012

Junya Ishigami il genio dell'immaterialità

Junya Ishigami, enfant prodige dell'architettura giapponese,ha iniziato la sua carriera presso lo studio SAANA prima di aprire il proprio studio nel 2004.Tra i suoi progetti più interessanti Table un tavolo di 10 metri in lamiera sottile con il piano che oscilla; l'allestimento del padiglione giapponese alla Biennale di Architettura di Venezia del 2008; è stato insignito del Leone d'oro per la sua visione "unica ed eccezionalmente rigorosa" per il miglior progetto alla Biennale di Architettura di Venezia del 2010.
Con il suo concetto base: trasparenza, progetta degli arredi prodotti dalla italiana Livingdivani.
La sedia non può mancare e lui esagera e progetta: Family chair, e Drop un tavolo in vetro ad effetto lenticolare e un tavolo in colata basso. 
Modernariato dei nostri pronipoti?

Family chair di Ishigami

Drop di Ishigami

venerdì 5 ottobre 2012

mimicry chairs al London design Festival



Ogni settembre dal 2003, Londra ospita il London Design Festival, tra i più innovativi ed emozionanti appuntamenti di design al mondo, finanziato con fondi pubblici e per circa il 60% con fondi privati.
Il V & A Museum, punto di riferimento londinese, quest'anno ha ospitato il giapponese Nendo con Mimicry chairs, un eccellente lavoro sulla mimesi di questo oggetto sempre così espressivo. Le sedie in metallo forato per essere trasparenti, sono state di volta in volta modificate  per imitare ed accordarsi con lo spazio in cui sono state inserite. Poesia contemporanea.



blogNotes : Philippe Starck

" io sto cercando, e quando avrò trovato qualcosa, ve lo dirò..."
Philippe Starck


Design Milk sondaggio

Design Milk -Designers Modern Furniture, Architecture& House, vuole scoprire qualcosa in più sui suoi ragazzi dell'Internet_land.
Incentivo-premio per la partecipazione al loro sondaggio, una Eames plastic bianca e legno.
Un' occasione per conoscerli, e raccontare le nostre preferenze.
Anche perchè attenti dagli USA spedizione a carico!

giovedì 4 ottobre 2012

Modernariato: Les Puces Du Design Paris

Oggi inaugura la 27a edizione di Les Puces Du Design, che da 13 anni riunisce il meglio del design del 20° secolo: appuntamento per gli amanti del design, che promette nella migliore delle tradizioni francesi di "passeggiare bighellonando in un'atmosfera amichevole" acquistando pezzi eccezionali e storici anche da eccellenti espositori italiani.
Da segnalare a tal proposito lo sbarco parigino di Fragile già riferimento assoluto della capitale italiana del design, per i suoi eventi e manifestazioni culturali, per le sue edizioni, e per la vastissima e selezionata collezione di arredi ed oggettistica proposta.
Buon gusto italiano?  Molto altro ancora!