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venerdì 19 settembre 2014

switch on al laser per il Faro della Vittoria

Un raggio laser rievoca l'esperimento avvenuto nel 1930 nel quale l'impulso trasmesso via radio accese il potente impianto di illuminazione esterna del Faro della Vittoria di Trieste.
In occasione dell'apertura del congresso dell' AEIT è un potente raggio laser ad attivare l'accensione di uno dei 4 fari più grandi europei, progettato da Arduino Berlam costruito nel 1927.







martedì 20 maggio 2014

CORTOMOBILE arriva a Trieste

Cortomobile, il cinema più piccolo del mondo, allestito all'interno di una Alfa Romeo 2000 verde del 1974, è l'invenzione nata in Toscana nel 2006 da F. Azzini.
L'idea del cinema dentro una macchina o cinema mobile nasce da alcune riflessioni maturate negli anni sulla distribuzione/promozione del cinema breve, il cortometraggio. 
Spiega l'autore:
Alla ricerca di strade distributive alternative, che escludano a priori l'eventualità di pagare un "servizio", delegando così l'incarico ad altri (pratica molto diffusa anche sul web), siamo giunti alla conclusione che le idee migliori, anche se rischiose, sono sempre quelle non ancora esplorate.

A Trieste, in occasione del Mini Makers Faire del 17 maggio, tenutosi in occasione della celebrazione dei 50 anni dalla nascita dell'ICTP di Trieste, abbiamo potuto vederla da vicino.




Il sapore delle vecchie sale cinematografiche avvolte in un'aura di mistero (quello che ti aspetta prima di entrare e scoprire la sala a 2 posti comodamente allestita su sedili posteriori della vettura), la cura di chi ti accompagna nell'esperienza cinematografica (magari scegliendo il corto da proporti in visione, che è sempre quello perfetto!),  la complicità che condividi con chi ti è seduto accanto, la sensazione che in qualche modo anche tu sia un protagonista di questa storia, come le persone che attendono curiose il loro turno, fuori, in piedi, in fila ...
Tutta la magia del cinema, concentrata in una capsula.

Bravi e basta! E se il loro obiettivo è quello di diffondere una cultura diversa, riuscito!

E mentre i cinema chiudono, la Hulot ne apre uno, mignon.

E i corti? sono quelli distribuiti appunto dalla Hulot.
Hulot è un'associazione culturale fiorentina nata nel maggio 2004, ma attiva sul territorio già dal 2002. Il progetto è partito dalla distribuzione di riviste di cinema di qualità spesso ignorate dal grande pubblico; si è poi esteso alla distribuzione di libri fotografici, mediometraggi, cortometraggi e documentari indipendenti e alla promozione di eventi culturali cinematografici.

                                                                     


Francesco Azzini, Direttore Artistico

Serena Zanzu, Content Developer

domenica 18 maggio 2014

"The principle of uncertainty" di A. Brunello

A chiusura della Trieste Mini Maker Faire, evento promosso nel suo 50° anniversario dall' ICTP - Centro Internazionale di Fisica Teorica- di Trieste, svoltosi il 17 maggio 2014 presso il campus scientifico, si è tenuto lo spettacolo teatrale " Il principio dell'incertezza" unplugged di Andrea Brunello.
Andrea Brunello, laurea in fisica e matematica presso la Cornell University (New York, 1992) e Ph.D. in Fisica Teorica presso la State University of New York at Stony Brook (USA, 1997). Nel 2001 ferma l'attività di ricercatore per dedicarsi a tempo pieno al teatro, attività che ha portato sempre avanti in parallelo.


Andrea Brunello in "Il principio dell'incertezza"


La meccanica quantistica a teatro. Ispirato a Richard Feynman.
Un professore. Una lezione di fisica quantistica.
Un uomo che ama l'universo.
Il metodo scientifico che si scontra con la pseudoscienza.
Un segreto.
Una confessione.
Un epilogo sorprendente.
Perché esistono soluzioni a tutto. Non è vero?

Una 'lezione' tenutasi nell' aula magna dell' ICTP, sull' importanza di interrogarsi, di capire, di approfondire, di mantenere viva la curiosità propria dei bambini;
perchè : " non è necessario capire ogni cosa per capire tutto".

"The principle of uncertainty"  nasce all'interno del progetto JET PROPULSION THEATRE (JPT) - Laboratorio Permanente della formazione e della divulgazione scientifica, ovvero un contenitore di idee e progetti ideato e coordinato dall'attore e drammaturgo Andrea Brunello in coordinamento con la Compagnia Arditodesìo, il Teatro Portland di Trento e il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell'Università degli Studi di Trento. Partendo da una idea scientifica si sviluppa un'idea drammaturgica, un testo e una partitura/azione teatrale. JPT intende così sviscerare l'idea scientifica e quindi capirne le sue conseguenze.

Una grande opportunità per il pubblico triestino, non troppo bene pubblicizzata.



ICTP Trieste





Mini Maker Faire all' ICTP Trieste

Quest'anno il Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam (ICTP) celebrerà i suoi primi 50 anni. Per dare maggior risalto a questa importante pietra miliare, la Science Dissemination Unit dell’ICTP ha organizzato in collaborazione con Maker Media Inc. e l’Immaginario Scientifico Science Centre la prima Mini Maker Faire di Trieste, Sabato 17 Maggio 2014 nel campus ICTP di Miramare. Sarà un raduno di “makers” (cioè inventori e altri creativi ed entusiasti della cultura del “fare") che esporranno al pubblico le loro creazioni e condivideranno con tutti le loro idee e invenzioni.



Maker Faire è un movimento globale che vuole ispirare, educare e intrattenere le persone curiose e creative di ogni età. La Mini Maker Faire di Trieste radunerà e farà scoprire makers, inventori, artigiani, scienziati e artisti provenienti da Triveneto, Slovenia, Croazia, Austria e oltre. Nel mostrare i progetti da loro realizzati, gli espositori condivideranno con il pubblico la loro passione per il "fare” e coinvolgeranno tutti i visitatori in questo slancio creativo;
è un evento organizzato indipendentemente dietro licenza diretta di Maker Media, Inc. 

APPROFONDIMENTI SU:
"Maker Faire": Maker Faire è il più grande spettacolo di “Mostra e Dimostra” —un evento aperto alle famiglie che propone novità, creatività e inventiva, oltre che una celebrazione del movimento dei makers.  Un’occasione dove gli inventori mostrano le loro opere e condividono ciò che hanno imparato. I makers sono persone che spaziano dagli entusiasti della tecnologia ai costruttori artigianali, dagli hobbisti agli scienziati a chi inventa qualcosa in cantina, 
persone di tutte le età e formazione. Lo scopo di una Maker Faire è intrattenere, informare, connettere le persone e far crescere la comunità. La prima Maker Faire si è svolta a San Mateo in California e nel 2013 ha celebrato la sua ottava edizione annuale con oltre 900 makers e 120 mila visitatori. La World Maker Faire di New York, l’altro evento principale, è cresciuta in quattro anni a più di 600 makers e 75 mila visitatori. Detroit, Kansas City, Roma, Oslo, Tokyo, Newcastle e Shenzhen ospiteranno nel 2014 delle fiere a tema (più di 200 makers), e un centinaio di Mini Maker Faire organizzate localmente dalle comunità di makers si svolgeranno nel 2014 negli Stati Uniti e nel mondo —compresa questa di Trieste. 

"ICTP": Fondato nel 1964 dal premio Nobel Abdus Salam, l’ICTP è la prima istituzione internazionale dedicata alla ricerca e sviluppo di base con uno speciale interesse per i paesi in via di sviluppo. L’ICTP offre opportunità di ricerca e formazione scientifiche che non sono disponibili nei paesi in via di sviluppo, fornendo un ricco ambiente internazionale che favorisce il più alto livello di ricerca scientifica scavalcando i confini politici e geografici. 

“IMMAGINARIO SCIENTIFICO": l’Immaginario Scientifico nato nel 1986 è un museo della scienza di nuova generazione, interattivo e multimediale, in cui la scienza e la natura non si osservano a distanza ma si toccano, si sperimentano, si scoprono con le proprie mani. Le sedi museali dell’immaginario scientifico sono 5, diffuse sul territorio del Friuli Venezia Giulia: a Trieste, a Pordenone, due sedi a Malnisio (PN), e a Tavagnacco (UD). 

ICTP Trieste 




venerdì 25 aprile 2014

La Risiera di San Sabba celebra il 25 aprile

69 anni dal giorno della liberazione dal nazifascismo.
25 aprile: omaggio ad un momento storico, testimoniato dai valori  trasmessi da coloro che vissero la Resistenza, principi fondanti della nostra Repubblica.
A Trieste, la celebrazione si è svolta come sempre, nella Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio nazista in Italia. 
Il civico museo della Risiera di San Sabba fu costruito nel 1898 per la pilatura del riso, e dall'ottobre del 1943 utilizzato dagli occupanti nazisti come campo di detenzione ed eliminazione, di ostaggi, partigiani e detenuti politici italiani, sloveni e croati, ed ebrei. 
Nel 1944 entrò in funzione anche un forno crematorio.
Dichiarato monumento nazionale con Decreto del Presidente della Repubblica il 15 aprile del 1965, fu ristrutturato dall'architetto Romano Boico, vincitore del concorso indetto per il restauro dal Comune di Trieste.





Il progetto poi realizzato fu inaugurato nel 1975. 
Significative le parole scelte dall'architetto per motivare le sue scelte progettuali, che così descrive la sua opera : " La Risiera semi distrutta dai nazisti in fuga era squallida come l'intorno periferico. Pensai allora che questo squallore totale potesse assurgere a simbolo e monumentalizzarsi. Mi sono proposto di togliere e restituire, più che di aggiungere. Eliminati gli edifici in rovina ho perimetrato il contesto con mura cementizie alte undici metri, articolate in modo da configurare un ingresso inquietante nello stesso luogo dell'ingresso esistente. Il cortile cintato si identifica nell'intenzione, quale una basilica laica a cielo libero. L'edificio dei prigionieri è completamente svuotato e le strutture lignee portanti scarnite di quel tanto che è parso necessario. Inalterate le diciassette celle e quelle della morte. Nell'edificio centrale, al livello del cortile, il Museo della Resistenza. stringato ma vivo. Sopra il Museo, i vani per l'Associazione deportati. Nel cortile un terribile percorso in acciaio, leggermente incassato: l'impronta del forno del canale del fumo e della base del camino".


tratto da "Architetture Resistenti" ed. Beccogiallo

Un capolavoro.

sabato 29 giugno 2013

Margherita Hack : ci lascia la signora delle stelle

" Io non credo nell'aldilà, ho sempre pensato solo all' aldiquà.
Credo che quando sarò morta le mie particelle, le mie molecole, svolazzeranno per l'atmosfera terrestre..."  
Atea convinta, prima donna a dirigere un Osservatorio Astronomico in Italia, quello di Trieste, nota per le sue ricerche ma anche per le sue posizioni politiche. 
Margherita Hack, grande donna dell'astrofisica mondiale che ha attraversato il '900 , è morta all'età di 91 anni, la notte scorsa, a Trieste, sua città d'adozione, all'Ospedale di Cattinara. 


giovedì 11 aprile 2013

5000 caschetti gialli (e rossi) a Trieste: edilizia in crisi

Come già accaduto a Milano, caschetti in Piazza Unità a Trieste, caschetti gialli (e rossi) di sicurezza nei cantieri, che rappresentano i posti di lavoro andati perduti nel settore delle costruzioni in meno di cinque anni.
La Regione soffre per una crisi che parte dall'edilizia. Organizzato dalla Associazione Nazionale costruttori Edili del FVG, e allestiti durante la notte, rievocano nella loro simbologia e nell'immagine, quella delle streminate ordinate di lapidi, dei cimiteri militari americani. 
Una Piazza Unità lapidaria.
L'occasione: gli stati generali di categoria che oggi alla stazione Marittima hanno incontrato i quattro candidati alla presidenza del Friuli Venezia Giulia. 







venerdì 25 gennaio 2013

Studi Aperti - Piazza della Architettura

Studi Aperti Piazza della architettura STARassociati Trieste

Evento collaterale della Piazza della Architettura organizzato dall' Ordine APPC Trieste che
propone come tema quello della rigenerazione urbana sostenibile: edifici abbandonati, aree dismesse, vuoti urbani, alla luce della crisi internazionale, e nell'ottica di uno sviluppo equilibrato del territorio, da vedersi come risorse per ridisegnare il futuro delle nostre città.
Prende spunto da Atelier Ouverts, nata a Strasburgo nel '99 apertura-evento organizzata in alcuni weekend, di studi di architettura ed atelier d'artisti, luoghi pieni di fascino e di idee.
Oggi alle 18 l'appuntamento con dei veterani di questo pensiero: STARassociati con il loro suggestivo contenitore, da sempre spazio per l'architettura aperto a tutti.
Presentano con Kacic Liden paesaggisti, Verde Verticale che riprende un progetto realizzato alcuni anni fa, come loro stessi dicono 'compiuto solo in parte'. Una struttura metallica di vaste dimensioni che sostiene una scala in un'area interstiziale urbana. La volontà? Quella di terminarlo così come era stato pensato. Un muro verde verticale, 'capace di mutare colore e profumo, di qualità e di spirito durante le stagioni o quello che di loro ci rimane'.
E per fare questo serve solo un progetto, pochissime risorse (anche private) e maggiore attenzione alla cura del verde pubblico.
Alla stessa ora, l'appuntamento da Metroarea Associati.


domenica 28 ottobre 2012

Bruno Munari: Trieste 28 ottobre 1987

... non riuscivo a staccare lo sguardo, mentre lui con la semplicità dei grandi stava svolgendo un laboratorio 'giocare con l'arte' proprio nella mia città, Trieste. L'incontro con un mito, che ha sciolto ogni mio imbarazzo perchè è naturale: conoscere, capire, comunicare. 



alcuni momenti dell'intervista:
Sto seguendo alla Facoltà di Architettura di Venezia, un corso di disegno e comunicazione visiva*: da noi non c'è design. Ci sono delle problematiche ad essere designers oggi, cosa manca alla comunicazione del settore?
"Si può dire che non manca niente, in certi settori della produzione c'è una super produzione, ad esempio nelle sedie ci sono 100milioni di sedie, anche perchè ogni architetto vuole disegnare la sua sedia. Ma in realtà il problema non è quello, il problema è quello della riduzione dello spazio, e di fare degli oggetti non tanto artistici ma pratici. Per esempio negli spazi minimi, dato che oggi i costi degli appartamenti sono altissimi, quindi uno deve avere uno spazio minimo che non sia ingombrato da mobili inutili soltanto decorativi, per cui per questa funzione tutti quei mobili che possono contenere il massimo nel minimo spazio sono preferiti, se poi hanno anche un costo giusto va benissimo. Per esempio non so se conosce i mobili che ho disegnato per Robots, i Vademecum, librerie girevoli e spostabili su base quadrata 30x30. Quelli portano 50 libri per ogni piano, sono a 4 ripiani quindi in uno spazio minimo ci stanno 200 libri. Questa è una utilizzazione massima dello spazio che mi lascia libero il resto dell'ambiente per quello che io voglio fare."
....Troppi prodotti con differenze minime, evitare le mode... allora in quale direzione secondo lei deve andare la ricerca?
"La ricerca deve risolvere i problemi più difficili, non quelli più semplici. Perchè in fondo i problemi che hanno una impostazione artistica vanno sempre bene, nel mondo dell'arte se uno dice 'io la vedo così' non si può dirgli di no."
Esiste però un fenomeno da prendere in considerazione che è legato all'arte, ai prototipi o pezzi unici di oggetti d'arredamento o ai pezzi storici di design: le aste di modernariato...
"Però il modernariato ha bisogno di tempo per diventarlo. Non dobbiamo 'santificare' oggetti anche di ieri."
Analisi, strategie comunicative, mostre del mobile, quali pensa siano le motivazioni all'acquisto?
"Comunque il settore è confuso, tanti tendono al massimo quadagno, cose inutilmente preziose se ne vendono in quantità, anche perchè c'è gente che ci tiene a far vedere che può spendere tanto." ....
Lei ha grandi soddisfazioni nel lavorare per e con i bambini
"Sì perchè sono veri, con loro non si può barare,"
E si vede che lei li attrae in modo incredibile
"Il piacere è reciproco, mi danno una grande gioia."
intervista di Gabriella Dorligo

A Trieste il 27 ottobre del 1987 inaugurò e seguì negli anni successivi l'attività dell'associazione Gruppo Immagine
*corso di disegno e comunicazione visiva prof. Gaddo Morpurgo, che nel 1992 portò Munari allo IUAV per tenervi una lezione disponibile in video.