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venerdì 31 maggio 2013

blogNotes: Bruno Munari

" Quando qualcuno dice "questo lo so fare anch'io", 
vuol dire che lo sa rifare, 
altrimenti lo avrebbe già fatto prima."

Bruno Munari (Milano 1907- 1998)

Bruno Munari e Ettore Sottsass






venerdì 12 aprile 2013

Tina by Benedetta Tagliabue for Expormim : The New Architecture of Rattan

Il rattan, come il legno, ha permesso la creazione di opere artigianali ed uniche, che possono resistere per lungo tempo.  Expormim  ha sempre lavorato questo materiale con i suoi artigiani esperti, e questa volta ha fornito le proprie competenze e know-how all' architetto Benedetta Tagliabue, per creare delle sedute in rattan di concezione contemporanea.
La poltrona Tina è il risultato di questa collaborazione, con un design che ricorda innovazione e tradizione, e rappresenta l'intenzione della progettista di usare un materiale naturale tradizionale, per creare un design elegante e sinuoso, con l'aiuto di artigiani di altissimo livello.
L'architetto Benedetta Tagliabue, milanese di nascita e compagna di formazione veneziana, conclusi gli studi allo IUAV,  nel '91 va a lavorare presso lo studio di Enric Miralles (1955-2000) a Barcellona, diventandone poi socia e compagna di vita, è una figura di rilievo nel mondo dell'architettura internazionale contemporanea.
L' amore per le fibre naturali è stato sviluppato in molteplici sue realizzazioni, una tra tutte il Padiglione Spagnolo all' Shanghai World Expo 2010 che le è valso un premio. 
La poltrona Tina è la prima di una serie di sedute, ed è presentata in anteprima a Milano in occasione di questo Salone 2013.

                                   








domenica 28 ottobre 2012

Bruno Munari: Trieste 28 ottobre 1987

... non riuscivo a staccare lo sguardo, mentre lui con la semplicità dei grandi stava svolgendo un laboratorio 'giocare con l'arte' proprio nella mia città, Trieste. L'incontro con un mito, che ha sciolto ogni mio imbarazzo perchè è naturale: conoscere, capire, comunicare. 



alcuni momenti dell'intervista:
Sto seguendo alla Facoltà di Architettura di Venezia, un corso di disegno e comunicazione visiva*: da noi non c'è design. Ci sono delle problematiche ad essere designers oggi, cosa manca alla comunicazione del settore?
"Si può dire che non manca niente, in certi settori della produzione c'è una super produzione, ad esempio nelle sedie ci sono 100milioni di sedie, anche perchè ogni architetto vuole disegnare la sua sedia. Ma in realtà il problema non è quello, il problema è quello della riduzione dello spazio, e di fare degli oggetti non tanto artistici ma pratici. Per esempio negli spazi minimi, dato che oggi i costi degli appartamenti sono altissimi, quindi uno deve avere uno spazio minimo che non sia ingombrato da mobili inutili soltanto decorativi, per cui per questa funzione tutti quei mobili che possono contenere il massimo nel minimo spazio sono preferiti, se poi hanno anche un costo giusto va benissimo. Per esempio non so se conosce i mobili che ho disegnato per Robots, i Vademecum, librerie girevoli e spostabili su base quadrata 30x30. Quelli portano 50 libri per ogni piano, sono a 4 ripiani quindi in uno spazio minimo ci stanno 200 libri. Questa è una utilizzazione massima dello spazio che mi lascia libero il resto dell'ambiente per quello che io voglio fare."
....Troppi prodotti con differenze minime, evitare le mode... allora in quale direzione secondo lei deve andare la ricerca?
"La ricerca deve risolvere i problemi più difficili, non quelli più semplici. Perchè in fondo i problemi che hanno una impostazione artistica vanno sempre bene, nel mondo dell'arte se uno dice 'io la vedo così' non si può dirgli di no."
Esiste però un fenomeno da prendere in considerazione che è legato all'arte, ai prototipi o pezzi unici di oggetti d'arredamento o ai pezzi storici di design: le aste di modernariato...
"Però il modernariato ha bisogno di tempo per diventarlo. Non dobbiamo 'santificare' oggetti anche di ieri."
Analisi, strategie comunicative, mostre del mobile, quali pensa siano le motivazioni all'acquisto?
"Comunque il settore è confuso, tanti tendono al massimo quadagno, cose inutilmente preziose se ne vendono in quantità, anche perchè c'è gente che ci tiene a far vedere che può spendere tanto." ....
Lei ha grandi soddisfazioni nel lavorare per e con i bambini
"Sì perchè sono veri, con loro non si può barare,"
E si vede che lei li attrae in modo incredibile
"Il piacere è reciproco, mi danno una grande gioia."
intervista di Gabriella Dorligo

A Trieste il 27 ottobre del 1987 inaugurò e seguì negli anni successivi l'attività dell'associazione Gruppo Immagine
*corso di disegno e comunicazione visiva prof. Gaddo Morpurgo, che nel 1992 portò Munari allo IUAV per tenervi una lezione disponibile in video.

giovedì 6 settembre 2012

il design era nell'aria


vengo da una famiglia che si è occupata di arredamento dal 1958.
Da piccola sono stata sulle ginocchia di molti importanti produttori del settore che intrattenevano con i miei rapporti non solo di lavoro;
ho sempre amato disegnare, ho frequentato tutti i saloni del mobile, e le migliori aziende produttrici di arredi, mi piaceva la coca cola che prendevo dal distributore della falegnameria di famiglia, così come il profumo del legno e le montagne di trucioli tra i banchi dei falegnami... ma anche i colori azzardati dei laminati Abet (come quelli disegnati da Sottsass), ho poi una vera passione per tutta la ferramenta!
Mi sono laureata all' IUAV con una tesi di design con il mio maestro Gaddo Morpurgo vero pioniere in anni in cui era difficile parlare di design in una facoltà di architettura, anche grazie ai consigli preziosi di  Ugo la Pietra, Paolo Bettini, Alessandro Mendini, ed agli incontri importanti con Bruno Munari, Philippe Starck, Giulio Cappellini ...

Gabriella Dorligo 
su poltroncina Eames turchese

Architetto mi occupo di interior design,progetto interni, arredi oggetti ed accessori da indossare; adoro il modernariato e ne possiedo una collezione.

I LOVE FURNITURE 

I miei ricordi sono spesso legati a pezzi di design.