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domenica 26 luglio 2015

the BIENNALE DI VENEZIA longer than ever

La concomitanza con l'EXPO di Milano, ha fatto della Biennale D'arte di Venezia di quest'anno, la Biennale più lunga che mai.
Una occasione per fruire, con il tempo che serve, l'evento e la città che l'accoglie.
Da non perdere: le opere del catalano Jaume Plensa, classe 1955, di Barcelona,
all'Isola di San Giorgio  nella Basilica di San Giorgio Maggiore e nello spazio attiguo alla Basilica con l' infilata dei volti delle sue creature in alabastro, opere che ci fanno vacillare per la loro bellezza nota ma sconosciuta, così umane ed aliene, come forse siamo tutti uno per l'altro. Luci e materiali ricercati.
Il percorso culmina con Together , in Basilica, un invito, una benedizione di fratellanza.
Per conoscere l'autore da ascoltare in suo TEDxTalk.






sabato 30 novembre 2013

"La società dei makers" a Venezia con David Gauntlett

Cultura è manifattura. E' il fil rouge delle sezioni dell'edizione 2013 di CulT-Salone Europeo della Cultura delle Venezie: incontri, dibattiti e talk per promuovere quei progetti e approfondire quelle dinamiche che valorizzino la cultura italiana ed europea, costruendo reti e relazioni tra le culture, le nuove forme nelle quali si esprimono e influenzano gli stili di vita e la produzione di beni e servizi. Un calendario di appuntamenti con l'obiettivo di valorizzare in chiave innovativa il patrimonio culturale e artistico ereditato dal passato, usando i nuovi linguaggi e i nuovi strumenti con i quali si esprime l’era digitale, e altresì dando forma ed espressione a nuovi luoghi e modalità di racconto del contemporaneo; in primo luogo ai linguaggi con cui si esprime l’antica e radicata cultura del fare che a Venezia e nel Nordest ha trovato un proficuo rapporto con l’industria creativa.


Quando è successo: dal 22/11/2013 00:00 al 24/11/2013 
Dove: Fondamenta Zattere Al Ponte Lungo Venezia (VE) . Venezia è diventata il centro internazionale della cultura e dell’impresa creativa: per tre giorni al Terminal San Basilio di Venezia, CulT Venezie-Salone Europeo della Cultura | Salone dei Beni e delle Attività Culturali e del Restauro – promosso da Expo Venice e VeneziePost/Nordesteuropa Editore con il sostegno della Regione del Veneto – ha analizzato le tendenze all’avanguardia nei settori della cultura, dell’industria creativa e del Made in Italy; ha raccontato percorsi di innovazione tecnologica e culturale all’interno delle imprese; svelato i segreti dei cantieri di restauro della città.  
50 eventi, 150 relatori, 100 espositori, 10.000 giovani da tutta Italia per una manifestazione che si presenta come vetrina dell’industria culturale e creativa all’insegna dello slogan “Cultura è Manifattura”. Cinque le sezioni: Open Design Italia (4^ edizione), Nuove Tecnologie Digitali per la Cultura (2^ edizione) e Restauri Aperti (2^ edizione); novità assolute di quest’edizione invece “Insegnare la moda” (1^ convegno internazionale MISA) e TrE - Tourism Real Estate (4^ edizione).  Presenza di grandi nomi del mondo della cultura, dell’impresa e dell’informazione: da David Gauntlett a Willie Walters, da Matteo Thun a Nicola Maccanico, per citarne alcuni. Al centro dell’area espositiva del Salone, costellata dai 90 designer selezionati da tutto il mondo attraverso il concorso di Open Design Italia, il progetto di punta della sezione delle Nuove Tecnologie Digitali per la Cultura – “3D Printing”, promosso da DWS System in collaborazione con Politecnico di Torino – che ha visto quattro giovani designer progettare e stampare gioielli dal vivo nella tre giorni del Salone. 
E ancora: seminari specialistici e visite guidate nei cantieri di Restauri Aperti, che permetteranno agli addetti ai lavori di visitare – su prenotazione – i cantieri più innovativi della città.  
CULTURA E’ MANIFATTURA: Un nuovo modo di progettare, produrre e distribuire: una rivoluzione che avrà successo solo se, come scrive Stefano Micelli nell’editoriale di apertura di Nati per fare (VeneziePost Mappe, n. 3/2013) le “nuove tecnologie saranno utilizzate da persone «contaminate» da stimoli artistici e culturali originali. Proprio la diffusione di strumenti che tendono a replicare a costo limitato operazioni standard renderà necessaria una dose supplementare di creatività e di passione nel fare le cose: average is over, per usare una felice battuta di noto giornalista del New York Times”.  Ma chi sono gli imprenditori del futuro e in che modo le loro attività contribuiscono a trasformare la nostra economia, la nostra società e la nostra cultura? Come sottolinea David Gauntlett, autore de La società dei makers (Marsilio) e ospite principale del convegno inaugurale del Salone, se in passato la produzione di cultura era riservata a una ristretta élite di professionisti, oggi “stiamo assistendo al passaggio da una cultura del «mettiti comodo e ascolta» a una del «fare e creare»”.  
Il sociologo David Gauntlett, è docente alla University of Westminster.



martedì 19 novembre 2013

DO IT YOURSELF

DIY
Do It Yourself. 
Non avete sbagliato rubrica , siete su AutreArt , non su AutreSex !
Oggi vi parlerò di design autoprodotto.

Dal 22 al 24 novembre 2013, al Terminal San Basilio di Venezia, CulT Venezie-Salone Europeo della Cultura presenta Open Design Italia, mostra mercato sul design autoprodotto e di piccola serie, curato da Elena Santi e Laura Succini, con la collaborazione scientifica di Valentina Croci, giunta alla quarta edizione. 90 designer provenienti da tutta Italia, Europa e anche Asia, selezionati mediante un concorso internazionale, esporranno le proprie creazioni entrando in contatto diretto con progettisti, buyer e imprenditori, e incentivando visibilità e networking.


Open Design Italia (http://opendesignitalia.net/) punta così a far emergere la figura del designer-impresa: tra l’artigiano di nuova generazione e il regista di nuove filiere produttive. I visitatori e gli appassionati avranno invece la possibilità di acquistare oggetti unici di alto design a prezzi da km zero.

In attesa di Open Design Italia e del Salone Europeo della Cultura, i designer di 7 città - in altrettante serate - ospiteranno dal 7 al 21 novembre "Studi Aperti": parte del programma off di Open Design Italia, curato con Ottagono, il progetto è caratterizzato da una serie di incontri che coinvolgono studi di architettura e di design, aziende e pubblico. Un’interessante formula itinerante all’interno di 59 studi di architettura, design e grafica, cuori pulsanti della creatività.
E questa volta accade  Vicenza, Padova, Rimini, Modena, Bologna, Treviso, Venezia.

Dal 2010, Open Design Italia è una mostra-mercato sul design autoprodotto e di piccola serie che seleziona creativi attraverso un concorso internazionale.


L’iniziativa è interessante, ma sono dell’opinione che la competenza del designer sia il progetto, cioè quella di dare forma a nuove idee, a nuove funzioni. 
La realizzazione degli oggetti è delle aziende che mettono in campo le loro capacità costruttive, tecnologiche, artigianali e manifatturiere, spesso di rara e impareggiabile qualità.
Ahimè in troppi casi i designer si trasformano in produttori, per mancanza di aziende che investano nei loro progetti, ma non dobbiamo cadere nel binomio autoprodotto = bassa qualità.
I migliori designer di questo secolo hanno sviluppato le loro capacità con, per, e anche grazie alle aziende. Dieter Rams con Braun;  Sottsass con Olivetti e Poltronova;  Magistretti a DePadova e Artemide; ancora Saarinen, Albini, Bertoia, Noguchi con Knoll…. Starck con Flos e Kartell…
Questa è una lista senza fine, una storia senza fine che è poi la storia del design stesso.

Allora il mio consiglio è di vedere questo evento, ( che riprende l’iniziativa del Salone Satellite, proposta in concomitanza del Salone Internazionale del Mobile di Milano, e finalizzata ad aprire un dialogo tra progettisti e aziende) , come un possibile trampolino di lancio per giovani creativi, sempre nel confronto con il giudizio del pubblico, tra designer stessi, e con il mondo produttivo.


Note di approfondimento: 
ll SaloneSatellite nasce nel 1998 con lo scopo di mettere in contatto i più promettenti giovani designer di tutto il mondo con i più importanti imprenditori/talent scout riuniti a Milano in occasione dei Saloni e subito diventa un osservatorio ineguagliabile della creatività giovanile internazionale: molti dei pezzi presentati nelle quattordici edizioni come prototipi sono stati messi in produzione e molti dei designer che vi hanno partecipato sono diventati importanti presenze nello star system. 

Ogni anno circa 700 giovani designer e studenti delle più prestigiose scuole di design si incontrano e si confrontano su questo importante palcoscenico. Per garantire l'alta qualità delle proposte i partecipanti vengono giudicati da un prestigioso Comitato di Selezione, composto da personalità di rilievo internazionale nel mondo del design, della progettazione e della comunicazione. 

Gabriella Dorligo Thedesignprojectlab per Autreview 


mercoledì 4 settembre 2013

ARCHITETTURE RESISTENTI

L’ edizione di Festivalettereratura di Mantova 2013 apre alle grafic novel, con la presentazione in anteprima assoluta di “ Architetture resistenti – progettare il futuro come bene comune “ di Raul Pantaleo e Marta Gerardi con Luca Molinari, nelle librerie dal 5 settembre. 
Il libro a fumetti si propone con la metafora del viaggio, cara all’autore Raul Pantaleo già presente in “ Destinazione Freetown “ ( di Tamassociati, Raul Pantaleo, grafica di Marta Gerardi, per lo stesso editore, che proponeva un viaggio contromano…) 
Architettura, territorio, impegno sociale, progetto, attraverso la determinazione della protagonista assoluta dell’opera, una giovane giornalista, che non si arrende mai: un viaggio nei luoghi italiani e negli edifici simbolo di un’Architettura Civile e Sostenibile. Un manifesto a fumetti per la bellezza, l’etica, l’innovazione, la cultura e la tutela del paesaggio.
Gli stabilimenti Olivetti di Pozzuoli, il Museo dell’Olocausto nella Risiera di San Sabba a Trieste, il Parco Archeologico di Selinunte a Trapani, il Museo della Memoria a Bologna, l’Auditorium dell’Aquila.
Le Architetture Resistenti come l’acqua, la terra, l’aria che respiriamo, fanno parte del nostro quotidiano e ci aiutano a vivere meglio.Sono militanti, coraggiose, visionarie, celebrano la voglia di resistere: al fascismo, alla speculazione, all’ economia selvaggia, all’ ingiustizia, alla devastazione dell’ambiente, alla barbarie. Rifiutano la spettacolarizzazione, e la monetizzazione della realtà, la concezione degli architetti come le archistar ( quelle di Antonio La Cecla in “ Contro L’Architettura” di Bollati Boringheri). Rifiutano la moda effimera e superficiale. Ritrovano etica e creatività. diritti ed innovazione, bellezza e futuro, partecipazione e consapevolezza, l'architettura come mezzo e non come fine, o forse solo come bene comune.
Gli autori:
Raul Pantaleo è architetto, lavora a Venezia dove ha fondato lo studio TAMassociati. Ha progettato e realizzato diversi centri sanitari per Emergency in vari paesi africani. Ha pubblicato tra l'altro, Made in Africa (Eleuthera).
Marta Gerardi è fumettista, illustratrice e grafica, collabora con lo studio di architettura TAMassociati.
Luca Molinari storico e critico di architettura, vive a Milano, ma da qualche anno è professore ad Aversa presso la Facoltà di Architettura. Cura mostre ed eventi in Italia e fuori (Triennale Milano, Biennale Venezia, FMG Spazio e altro). Scrivere per lui è come progettare, e l'architettura è la sua magnifica ossessione.Dirige www.ymag.it sito indipendente di architettura e design.



L’editore: 
BeccoGiallo è una casa editrice italiana nata a Padova nel 2005 che progetta e pubblica libri a fumetti d’impegno civile, il cui nome vuole essere un omaggio al foglio satirico antifascista “Il becco giallo” che negli anni Venti utilizzava il disegno per criticare il potere, e il cui simbolo era un merlo con il becco aperto a gridare verità difficili.
   
Da seguire con assoluta attenzione!








venerdì 12 aprile 2013

Tina by Benedetta Tagliabue for Expormim : The New Architecture of Rattan

Il rattan, come il legno, ha permesso la creazione di opere artigianali ed uniche, che possono resistere per lungo tempo.  Expormim  ha sempre lavorato questo materiale con i suoi artigiani esperti, e questa volta ha fornito le proprie competenze e know-how all' architetto Benedetta Tagliabue, per creare delle sedute in rattan di concezione contemporanea.
La poltrona Tina è il risultato di questa collaborazione, con un design che ricorda innovazione e tradizione, e rappresenta l'intenzione della progettista di usare un materiale naturale tradizionale, per creare un design elegante e sinuoso, con l'aiuto di artigiani di altissimo livello.
L'architetto Benedetta Tagliabue, milanese di nascita e compagna di formazione veneziana, conclusi gli studi allo IUAV,  nel '91 va a lavorare presso lo studio di Enric Miralles (1955-2000) a Barcellona, diventandone poi socia e compagna di vita, è una figura di rilievo nel mondo dell'architettura internazionale contemporanea.
L' amore per le fibre naturali è stato sviluppato in molteplici sue realizzazioni, una tra tutte il Padiglione Spagnolo all' Shanghai World Expo 2010 che le è valso un premio. 
La poltrona Tina è la prima di una serie di sedute, ed è presentata in anteprima a Milano in occasione di questo Salone 2013.

                                   








venerdì 12 ottobre 2012

CICLISMO CUBO-FUTURISMO


Per chi non fosse riuscito a vederla, c'è il virtual tour del Peggy Guggenheim Museum di Venezia. La mostra "Ciclismo, cubo-futurismo, e la quarta dimensione" al Velodromo di Jean Metzinger che ha chiuso i battenti il 16 settembre 2012, ruota intorno al dipinto di Metzinger Au Vélodrome del 1912, una delle più importanti opere cubiste della Collezione Peggy Guggenheim. Per far luce sul soggetto dell’opera, sono stati esposti altri due dipinti e un disegno di Metzinger sullo stesso tema, oltre a numerosi dipinti sul tema del ciclismo. Come il quadro di Metzinger, così la mostra unisce la passione per il ciclismo alla questione sulla natura della quarta dimensione, argomento d’interesse e dibattito nella cerchia dell'autore. Esposti diversi modelli di biciclette, attuali e del passato, insieme alla bicicletta di Einstein per illustrare la teoria della relatività. Materiale fotografico del velodromo di Roubaix, biciclette da corsa vecchie e nuove e altri oggetti che contestualizzano il dipinto.



martedì 26 giugno 2012

senza spigoli

Da una delle aziende che hanno fatto e fanno la storia del design italiano, un marchio poliedrico dove la qualità del progetto è in denominatore comune: per il resto via libera alla creatività. Da DRIADE  Kosmo due piccoli grandi oggetti: I CHING progettati da Vittorio Locatelli, animali scomponibili in panno di lana , di vari colori, in confezione da 4 pezzi assortiti 

I CHING Driade Kosmo
Anyo Chair Driade

e una sedia per bambini con struttura in acciaio e scocca in poliuretano schiumato con il rivestimento fisso in tessuto pile elasticizzato di colore azzurro o arancio... il tutto senza spigoli!
è ANYO CHAIR progetto di Naoto Fukasawa, la stella più luminosa del design giapponese contemporaneo, vincitore di più di 50 premi tra Europa e America in 30 anni di attività, disegnando orologi, telefoni cellulari, cd player, distruggidocumenti, involucri alimentari, stampanti, ma anche sedie, librerie, letti, cucine. Ha disegnato per B&B Italia, Driade, Magis, Artemide, Danese, Boffi e per le maggiori aziende giapponesi di elettronica. Dal 2001 è consulente di Muji, ( da poco aperto anche a Venezia per noi del nord est). Obiettivo del suo lavoro: semplificare la tecnologia e renderla accessibile. Nel 2003 si cimenta con Plus Minus Zero: marchio di apparecchi elettronici e oggetti per la casa fondato, con lo stilista Issey Miyake e il grafico Taku Satoh, per ridisegnare le cose e renderle più facili da usare. L'idea: basta istruzioni, l'Intuito è sufficiente.

Si dice che abbia il tocco magico: trasforma il complicato in semplice, il brutto in bello, il vecchio in nuovo, ed le magie di un mago di certo saranno gradite anche ai più piccini, anche se il suo orologio a cucù lo vorremmo tutti.