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martedì 19 novembre 2013

DO IT YOURSELF

DIY
Do It Yourself. 
Non avete sbagliato rubrica , siete su AutreArt , non su AutreSex !
Oggi vi parlerò di design autoprodotto.

Dal 22 al 24 novembre 2013, al Terminal San Basilio di Venezia, CulT Venezie-Salone Europeo della Cultura presenta Open Design Italia, mostra mercato sul design autoprodotto e di piccola serie, curato da Elena Santi e Laura Succini, con la collaborazione scientifica di Valentina Croci, giunta alla quarta edizione. 90 designer provenienti da tutta Italia, Europa e anche Asia, selezionati mediante un concorso internazionale, esporranno le proprie creazioni entrando in contatto diretto con progettisti, buyer e imprenditori, e incentivando visibilità e networking.


Open Design Italia (http://opendesignitalia.net/) punta così a far emergere la figura del designer-impresa: tra l’artigiano di nuova generazione e il regista di nuove filiere produttive. I visitatori e gli appassionati avranno invece la possibilità di acquistare oggetti unici di alto design a prezzi da km zero.

In attesa di Open Design Italia e del Salone Europeo della Cultura, i designer di 7 città - in altrettante serate - ospiteranno dal 7 al 21 novembre "Studi Aperti": parte del programma off di Open Design Italia, curato con Ottagono, il progetto è caratterizzato da una serie di incontri che coinvolgono studi di architettura e di design, aziende e pubblico. Un’interessante formula itinerante all’interno di 59 studi di architettura, design e grafica, cuori pulsanti della creatività.
E questa volta accade  Vicenza, Padova, Rimini, Modena, Bologna, Treviso, Venezia.

Dal 2010, Open Design Italia è una mostra-mercato sul design autoprodotto e di piccola serie che seleziona creativi attraverso un concorso internazionale.


L’iniziativa è interessante, ma sono dell’opinione che la competenza del designer sia il progetto, cioè quella di dare forma a nuove idee, a nuove funzioni. 
La realizzazione degli oggetti è delle aziende che mettono in campo le loro capacità costruttive, tecnologiche, artigianali e manifatturiere, spesso di rara e impareggiabile qualità.
Ahimè in troppi casi i designer si trasformano in produttori, per mancanza di aziende che investano nei loro progetti, ma non dobbiamo cadere nel binomio autoprodotto = bassa qualità.
I migliori designer di questo secolo hanno sviluppato le loro capacità con, per, e anche grazie alle aziende. Dieter Rams con Braun;  Sottsass con Olivetti e Poltronova;  Magistretti a DePadova e Artemide; ancora Saarinen, Albini, Bertoia, Noguchi con Knoll…. Starck con Flos e Kartell…
Questa è una lista senza fine, una storia senza fine che è poi la storia del design stesso.

Allora il mio consiglio è di vedere questo evento, ( che riprende l’iniziativa del Salone Satellite, proposta in concomitanza del Salone Internazionale del Mobile di Milano, e finalizzata ad aprire un dialogo tra progettisti e aziende) , come un possibile trampolino di lancio per giovani creativi, sempre nel confronto con il giudizio del pubblico, tra designer stessi, e con il mondo produttivo.


Note di approfondimento: 
ll SaloneSatellite nasce nel 1998 con lo scopo di mettere in contatto i più promettenti giovani designer di tutto il mondo con i più importanti imprenditori/talent scout riuniti a Milano in occasione dei Saloni e subito diventa un osservatorio ineguagliabile della creatività giovanile internazionale: molti dei pezzi presentati nelle quattordici edizioni come prototipi sono stati messi in produzione e molti dei designer che vi hanno partecipato sono diventati importanti presenze nello star system. 

Ogni anno circa 700 giovani designer e studenti delle più prestigiose scuole di design si incontrano e si confrontano su questo importante palcoscenico. Per garantire l'alta qualità delle proposte i partecipanti vengono giudicati da un prestigioso Comitato di Selezione, composto da personalità di rilievo internazionale nel mondo del design, della progettazione e della comunicazione. 

Gabriella Dorligo Thedesignprojectlab per Autreview 


domenica 18 novembre 2012

Tiny Little Chairs by Bruxe Design

Saarinen, Mies, Eames, rieditate in preziose miniature le loro sedie iconiche, che hanno rivoluzionato la produzione di mobili ed il processo di progettazione.
Adorabili pendenti disponibili in argento, bronzo e oro, Tiny Little Chairs sono prodotti e distribuiti dalla Canadese Design Bruxe di Montreal.

sedie iconiche in miniatura di Design Bruxe