Visualizzazione post con etichetta Massimo Vignelli. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Massimo Vignelli. Mostra tutti i post
mercoledì 28 maggio 2014
" One life is too short " Massimo Vignelli
Questi poster sono un omaggio a Vignelli di Anthony Neil Dart, attraverso cinque celebri frasi del maestro e l’uso dell’Helvetica, font di cui Vignelli, insieme a Gary Hustwit, ha curato un prezioso documentario, carattere identificativo della sua opera.
Massimo Vignelli is dead
Martedì 27 maggio all'età di 83 anni, l'architetto milanese Massimo Vignelli è morto a New York, città nella quale si era trasferito verso la metà degli anni sessanta.
La sua produzione lo ha visto impegnato in progetti di graphic design, interior, disegno di prodotto, fino a spingersi nel design della moda e dei gioielli.
Il suo motto era "design is one", e le sue opere erano così: potenti e leggere, chiare ed incisive.
Nel 1964 aveva fondato la Unimark international con Bob Noorda (compasso d'oro con Franco Albini nel 1964 per il progetto grafico della metropolitana milanese), James Fogelman, Wally Gutches e Larry Klein, lasciata poi nel 1971 per costituire, con la moglie Lella (all'anagrafe Elena Valle, sorella dell'architetto udinese Gino Valle, loro padre l'architetto Provino Valle), la Vignelli associates, oggi Vignelli design con sede a New York.
Il suo motto era "design is one", e le sue opere erano così: potenti e leggere, chiare ed incisive.
Tra i suoi lavori più importanti la realizzazione della segnaletica della Metropolitana di New York: «Questa è davvero la mappa più chiara che abbia mai visto per una metropolitana. A ogni linea corrisponde un colore e a ogni fermata un punto. Non c’è niente di più chiaro» Massimo Vignelli descriveva così la celebre e controversa mappa del metrò di New York, realizzata, insieme a Bob Noorda, con i caratteristici “spaghetti” colorati e rimasta in uso per sette anni dal 1972 al 1979.ed entrata nella collezione permanente del MoMa.
Nel 1988 cura l'immagine del Tg2 della Rai, un'altra rivoluzione: e nasce il primo telegiornale senza mezzi busti.
Una figura importante che vale un approfondimento.
Iscriviti a:
Post (Atom)