mercoledì 28 agosto 2013

la pietra di Sisifo di Alberto Campo Baeza

L’immagine del pesante masso che incombe sull’esistenza di Sisifo è utilizzata da Alberto Campo Baeza per richiamare il concetto di gravità; il riferimento al mito greco sta infatti alla base del recente progetto firmato dall’architetto per il padiglione Pibamarmi all’edizione Marmomacc 2013. L’allestimento vuole sottolineare una volta di più il valore assegnato da Campo Baeza alla forza di gravità come tema centrale dell’architettura: un’enorme lastra litica rimarrà sospesa appena sopra le teste dei visitatori e, da presenza incombente, si trasformerà in entità “misteriosa e provocatoria”, fluttuante tra pareti di seta bianca e replicata nell’immagine da un pavimento interamente riflettente. Il padiglione sarà costituito da una camera semicubica che, grazie allo specchio orizzontale, in un raffinato equilibrio tra costruzione reale e allestimento illusionistico, verrà percepita come un grande cubo di 8 metri di lato, inusuale nel contesto fieristico. Lo specchio per Campo Baeza materializza l’ idea di fugacità ed evidenzierà un ulteriore valore basilare dell’architettura, cioè la cognizione del tempo. Attraverso lo spazio espositivo, dove anche le collezioni Pibamarmi saranno moltiplicate visivamente in una replicazione simmetrica orizzontale e verticale, un camminamento in doghe di marmo bianco condurrà ad un vano riservato agli incontri e alla comunicazione aziendale. Ribadendo l’approccio progettuale del padiglione La Idea Construida, realizzato nel 2009 nello stesso contesto veronese, Alberto Campo Baeza si appresta a consegnarci così una nuova riflessione sui valori atemporali dell’architettura. 
by Davide Turrini  per PIBAmarmi 

Gravità
«I componenti costitutivi della poesia o della musica non hanno peso, ma quelli dell’architettura sono inesorabilmente soggetti alle leggi della gravità. La gravità costruisce lo spazio. Quindi, quando io parlo di struttura, voglio sottolineare che la sua importanza non risiede semplicemente nei suoi carichi statici, ma anche in qualcosa di più importante, ovvero nello stabilire un ordine nello spazio». 

Specchio
«Lo specchio è il prodotto dell’impressionante inventiva dell’uomo. Potete immaginare l’invidia che Narciso, il quale passava così tanto tempo a contemplare il proprio riflesso in un lago, avrebbe provato per l’inventore del primo specchio? La tecnologia attuale fa sì che gli specchi siano perfetti e duraturi. E così rende il cemento, anch’esso perfettamente controllabile. Il cemento è la materializzazione della permanenza, dell’eternità. Lo specchio è la materializzazione del nulla, della fugacità. Tempus fugit»*. 


Note
*Le due citazioni sono tratte da: Alberto Campo Baeza, Principia architectonica, Madrid, Mairea Libros, 2013, pp. 17/88. La traduzione dei testi dall’inglese è di Paolo Armelli. 

plastico studio Baeza per padiglione
Piba Marmomacc 2013

studi grafici per padiglione La pietra di Sisifo
al Marmomacc 2013

martedì 27 agosto 2013

blogNotes: John Ruskin

It is not difficult to find
something in this world
than can be manifactured
slightly worse and sold 
at a lower cost.
The true victim of this situation
is he who consideres only the price.

John Ruskin (1819-1900)



sabato 24 agosto 2013

ROJO: Vinçon

RED acronimo che sta per Reunion des Empresas Diseno, associazione di aziende spagnole di arredo, illuminazione, accessori, tessile e materiali per le forniture domestiche, un gruppo di produttori tra i più impegnati in tutto quello che concerne il design.
ROJO è una messa in scena di pezzi contemporanei dello scenario domestico, disegnati, promossi, pensati, e prodotti per la maggior parte in Spagna, e che sono ora tra i maggiori attori nell'ambito del design di interni internazionale. 
La messa in scena è curata da Studio Arquitectura-G, studio di architettura emergente, con sede in Barcelona, che si occupa principalmente di costruzioni e docenza.
Partendo da una piccola area con luce tenue, una scala porta alla sala Vinçon: è questo l'elemento che viene ripreso nell'allestimento che ne propone quasi un allungamento con uno Zigurrat a gradoni che occupa ed organizza lo spazio centrale della sala. Così si crea una prospettiva di vista sulla mostra già prima dell'ingresso nella sala stessa, che attirerà il visitatore ad entrare. Altre rampe agli angoli completano l'allestimento e offrono l'appoggio delle dimensioni appropriate all'oggetto da mostrare. Nessun pezzo copre mai la vista dell'altro, evitandone la sovrapposizione, caratteristica necessaria per una lettura nitida dell'oggetto e allo stesso tempo evitando la sensazione di saturazione presente in tante mostre. Bel lavoro. La mostra inoltre è pensata itinerante ed organizzata in elementi allestitivi di dimensioni massime di 120x120 cm. tali da poter essere trasportati. 
I brand dietro a questa promozione, che hanno vestito per l'occasione i loro prodotti in rosso sono tra gli altri: Andreu World, BD Barcelona, SantaYCole, Nanimarquina, Mobles114, KriskaDecor, Cosentino. 
La mostra sarà aperta sino al 28 settembre, e per chi non lo sapesse (impossibile)
Vincon si trova a Barcelona in Paseo de Gracia 96. 
Ancora una cosa, per sottolineare che il buon design non ha confini: in cima allo zigurrat il tavolo Mettsass, disegnato da Ettore Sottsass jr. circa 40 anni fa, e rieditato da BD Ediciones nelle dimensioni e colori originali.







thedesignprojectlab per Autrerview
www.autreview.com   autreART

venerdì 23 agosto 2013

La fesse cachée ECAL

Encore un peu d'eté...
Ecal Milano Fuorisalone 2013: "Savoir-faire".
La fesse cachée di Laurence Rasti, corso di laurea in Fotografia; in mostra con una selezione a cura del direttore della scuola. 



giovedì 22 agosto 2013

blogNotes: Enzo Catellani

(proverbio cinese)

La ciotola del riso dell'imperatore, non è quella perfetta,
ma quella con una piccola imperfezione; solo quella è unica.
Le mie lampade, tutte, hanno un piccolo difetto.

Enzo Catellani





lunedì 12 agosto 2013

Bici e libertà by Annie Leibovitz


Pubblicata su Vogue nel 2004, gioco e libertà in uno scatto della fotografa statunitense di origini ebraiche Annie Leibovitz : 13 anni come fotografa della rivista Rolling Stone (1970-83), e dei Rolling Stones, dall'83 ritrattista per Vanity Fair e Vogue, famosa per i suoi ritratti di celebrità del cinema e dello spettacolo.
Una spensierata Cate Blanchett sulla pista di decollo...


Annie Leibovitz fotografa Cate Blanchett